Consigliere Tecnico
Claudio, per gli amici Viet, è nato e cresciuto nell'hinterland sud ovest milanese con precisione a Trezzano sul Naviglio vale a dire in una di quelle zone in cui, soprattutto negli anni '70, la vita di quartiere era cruda e dura.
Per sua fortuna, ha sempre avuto un'innata passione per lo sport in tutte le sue forme e per il genere umano (anche in questo caso... in tutte le sue forme) e questo gli ha permesso di entrare in contatto con persone che avevano capito il forte potere educativo che lo sport può avere e che di questo valore ne avevano fatto la loro vita.
Claudio ricorda il suo allenatore di rugby Nunzio Notaristefano che ebbe il coraggio di mettere insieme una squadra di rugby – sua prima passione sportiva oltre al mezzofondo – nel mezzo di un quartiere “malfamato” motivando un manipolo di potenziali delinquenti a lasciare la strada per cercare altri stimoli ed obbiettivi che hanno fatto poi la differenza.
A diciassette anni saluta la madre e parte volontario per la missione militare in Libano come paracadutista e anche qui ha la fortuna di conoscere e frequentare un altro grande educatore il maresciallo Minervini che, prima di essere un sottoufficiale in missione, è stato un eccellente “trascinatore” che ha saputo trasmettere i valori del rigore e della disciplina.
Tornato a casa il destino ha voluto che la sua strada incrociasse quella di un Uomo con la “U” maiuscola, un maestro di arti marziali ma soprattutto un maestro di vita, Roberto Vismara.
Lui aveva colto – e continua tutt'ora a cogliere - con intelligenza il fine ultimo dell'arte marziale e cioè quello di “educare” in un momento storico in cui l'arte marziale in Italia (a causa dei film di Bruce Lee e dell'ignoranza) era considerata più che altro uno spettacolo fine a se stesso.
Quel giorno, in una palestra allestita nelle Officine lungo il Naviglio Grande, Claudio entra nel mondo del Qwan Ki Do e da allora lo segue con passione e coraggio.
Grazie al Maestro Roberto Vismara ha avuto l'occasione unica di conoscere altre persone di grandissimo valore che hanno influenzato la sua formazione in maniera determinante: il suo Maestro, il fondatore del Qwan Ki Do, Pham Xuang Tong, il dottor Paolo Liistro, lo “scienziato” sportivo Giulio Farina e in questo mondo ha incontrato persone con il suo stesso appassionato interesse per la cultura marziale ed il suo significato profondamente educativo.
Con questi ragazzi si è creata una sincera amicizia che, via via, è diventata un legame sempre più profondo trasformandoli in fratelli.
Il Qwan Ki Do dà a Claudio l'occasione di compiere viaggi ed approfondire l'aspetto culturale delle arti marziali.
Nel 1985 viene mandato in Tailandia per dedicarsi alla ricerca storica culturale sulle origini ancestrali del Qwan Ki Do; cerca e trova i cinesi di etnia Akka, l’etnia del Maestro Chau Quan Ky, tribù nomade guerriera stabilitasi sul confine thailandese- laotiano.
Nel 1991 ha avuto l'onore di accompagnare il Maestro Roberto Vismara in Vietnam e di far parte della delegazione Internazionale che ha rappresentato ufficialmente il Qwan Ki Do nel Paese natale del Maestro Pham Xuan Tong.
Durante questo fantastico viaggio in Vietnam, Claudio decide il nome del club di Qwan Ki Do che si accinge ad aprire in Abbiategrasso: Quang Trung, il nome di un famoso Imperatore vietnamita che aveva saputo valorizzare culturalmente le arti marziali durante il suo regno tanto che ancora oggi, in Vietnam, queste hanno un posto d'onore nei valori e nella cultura nazionale.
E' ormai trent'anni che Claudio fa parte di questo mondo, seguendo il suo Maestro nel percorso di crescita e divulgazione della funzione educativa del Qwan Ki Do.
Ha partecipato con passione a tutto l'iter formativo che da praticante lo ha portato al conseguimento nel Giugno 2012 del Grado di 5° Dang e della qualifica di Tạo Sư : gare tecniche, gare di combattimento, Co Vo Dao, stage di tutti i tipi ma soprattutto di armi bianche, da sempre il suo naturale amore.
Il 03 settembre 2022 consegue il grado di 6° Dang e la qualifica di Minh Sư
Claudio da sempre dice:
Sono entrato a far parte del gruppo Phuong Long dalla sua creazione e ne sono orgoglioso e fiero.
Con il Maestro abbiamo affrontato molte battaglie, molte vittorie e molte sconfitte ma abbiamo sempre guardato avanti con il Qwan Ki Do nel cuore.
Concludo citando la frase più importante ed impegnativa che il mio Maestro mi ha insegnato e che racchiude l'essenza del Qwan Ki Do: “...la strada è lunga, le radici sono amare ma il frutto è dolce...”.
Viet (anche questo soprannome me l' ha dato il mio Maestro!)