Studente presso l’ISEF di Milano nella seconda metà degli anni 90, Giulio Farina con un trascorso agonistico legato alla Federazione Italiana di Atletica Pesante, faceva parte della squadra di sollevamento pesi dei Vigili del Fuoco.
Giulio si è interessato, in particolare, dei processi di apprendimento psico motorio, dei meccanismi fondamentali che ne stanno alla base e delle tappe che li caratterizzano durante l’accrescimento.
Argomenti sviluppati soprattutto in ambiente acquatico con bambini affetti da diverse patologie: para e tetraplegici, morbo di Down, autismo grave.
Tematiche affrontate, a livello generale, con la tesi elaborata per conseguire il diploma in Educazione Fisica.
Secondo il prof. Le Boulch, la danza, l’arte del mimo e le arti marziali o gli sport di combattimento rappresentano gli ambiti nei quali maggiormente viene coinvolta la capacità della persona ad interagire con l’ambiente nel tentativo di trovare prontamente adattamenti quanto più efficaci possibile.
Questa capacità si fonda sulle abilità motorie acquisite, sulla possibilità di recuperarle ed utilizzarle per strutturare un comportamento adeguato alla situazione contingente, sulla motivazione e più in generale sull’aspetto affettivo e relazionale che rappresentano, queste ultime, l’impalcatura fondamentale dalla quale dipende la possibilità stessa di strutturare in modo ottimale l’azione.
Tutto questo ha condotto Giulio a scegliere, come campo di studio per la propria tesi, gli sport di combattimento e le arti marziali.
Ha trascorso due anni ad esplorarne alcuni: lo Judo, il Pugilato, il Kendo, la Scherma, il Qwan Ki Do.
Ha trovato in quest’ultima, il Qwan Ki Do, una sintesi molto esaustiva delle diverse discipline esplorate.
Il ventaglio dei comportamenti, delle azioni che l’impostazione del Qwan Ki Do consente di elaborare in risposta ad un determinato contesto, è quanto di più vario e vasto possibile.
Sono iniziati, così, quattro anni di studio del Qwan Ki Do che hanno portato nel 1995 all’elaborazione della tesi "PER UN RINNOVAMENTO DELLA DIDATTICA NELLE DISCIPLINE DI COMBATTIMENTO” cui sono seguiti altri anni di approfondimento di alcune tematiche.
Fin qui la descrizione di quanto accaduto allora; quello che non verrà mai sottolineato abbastanza è che tutto questo è stato possibile perché molte persone hanno voluto aiutare Giulio in questo percorso di studio e di arricchimento personale.
A cominciare dal m° Roberto Vismara, allora già Direttore Tecnico Nazionale, oggi rappresentante ufficiale del Maestro Fondatore Pham Xuan Tong, che ha creduto in questa ricerca, anche come momento di approfondimento e di continuo aggiornamento di alcuni aspetti del Qwan Ki Do.
È grazie al suo intervento che si sono realizzati i presupposti perché il lavoro potesse venire impostato e sviluppato.
In molte occasioni è intervenuto personalmente con preziosi contributi ma soprattutto forte di una visione “d’insieme” della tematica.
In diverse circostanze ha sperimentato in prima persona impostazioni didattiche non curricolari, ancora una volta elargendo preziosi consigli.
Un enorme contributo è venuto anche da un manipolo di “matti da legare” che alle 6,30 del mattino si sono trovati nella storica palestra di Linate Ponte Lambro per esplorare con Giulio esercitazioni ed approcci didattici nuovi.
Oggi molti di questi “matti” occupano ruoli di grande responsabilità all’interno dell’Unione Italiana Qwan Ki Do.
Il loro contributo è stato fondamentale, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche affettivo.
È questo particolare ambiente, composto da un mix di competenze tecniche, volontà e caparbietà nella pratica, voglia di ritrovarsi e confrontarsi per crescere e migliorarsi, che rappresenta terreno fertile nel quale anche Giulio ha avuto modo di proseguire il suo percorso di conoscenza.
Frequentando successivamente la facoltà di Scienze Motorie, siamo nel 2001, ha potuto approfondire ancora più la tematica a lui cara dell’apprendimento psico motorio ma anche della teoria dell’allenamento, che ha visto importanti sviluppi soprattutto nell’ambito della forza nelle sue diverse espressioni, tema ancora una volta inscindibile da quello della coordinazione, delle abilità psico motorie.
Ha così continuato la collaborazione con l’Unione Italiana Qwan Ki Do riportando queste competenze all’interno dell’Unione e sviluppandone alcuni aspetti particolari.
Cosa ancora una volta possibile grazie alla disponibilità del M° Roberto Vismara ed all’infinita pazienza del Minh Su Gennaro Grancia che, come ai tempi di Linate, ha reso possibile un percorso “personalizzato” di ricerca, di prove, di tentativi ed errori.
I contenuti che ne emergono, una volta condivisi ed accettati, vanno ad incrementare il patrimonio comune di conoscenze grazie a stage specifici piuttosto che attraverso il corso insegnanti, che vede anche il contributo dello stesso Giulio.